Descrizione
È il dolce piemontese dalle origini più remote: c’è una testimonianza di Plinio, di epoca romana, secondo la quale una popolazione locale, dai Taurini, produceva un dolce a base di miele e pinoli; l’antenato del Torrone. Era diffuso anche nel medioevo: veniva servito in occasione delle nozze di Gian Galeazzo Visconti nel 1395.
Il torrone piemontese si differenzia da quello cremonese classico per l’utilizzo delle nocciole al posto delle mandorle. La modifica fu fatta nel 1885 a Gallo d’Alba, frazione di Grinzane Cavour (Cuneo), dal pasticcere Giuseppe Sebaste, che utilizzava nocciole, abbondanti ed economiche nelle Langhe.
Nel dolce si usano anche miele, zucchero e albume d’uovo, impastati per una decina di ore.
In questa piccola lattina, Scalenghe introduce una versione più piccola del torrone, chiamata “torroncini”. Perfetto come regalo o da avere nella tua dispensa!